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Beni culturali: tecnologie ENEA all’evento del Centro di eccellenza del DTC Lazio

Nanotecnologie, sensori e dispositivi hi-tech, ma anche biotecnologie, microrganismi e prodotti bio-based, oltre a tavole vibranti che simulano terremoti e ad altre soluzioni a supporto delle attività di restauro, tutela e conservazione di beni culturali, archivistici e librari.

Sono le tecnologie e infrastrutture di eccellenza presentate oggi dall’ENEA in occasione del secondo Convegno annuale del Centro di eccellenza del DTC Lazio, il Distretto Tecnologico per i Beni e le Attività Culturali della Regione Lazio.

“L’ENEA partecipa a dieci di progetti finanziati dalla Regione nell’ambito delle proposte presentate tramite l’Associazione DTC Lazio per un totale di oltre 1,6 milioni di euro suddivisi fra tutti i partner coinvolti che comprendono anche almeno un'impresa per progetto”, spiega Roberta Fantoni, responsabile della Divisione ENEA di Tecnologie fisiche per la sicurezza e la salute, che fa parte del Comitato di Gestione e Coordinamento DTC Lazio ed ha moderato la sessione del convegno “Biotecnologie applicate ai beni culturali”.

II progetti riguardano diagnostiche laser e ottiche, prevenzione sismica, biorestauro e digitalizzazione. La maggior parte delle attività di diagnostica sviluppate da ENEA nel campo dei beni culturali sono state ideate nell’ambito del Dipartimento Fusione e sicurezza nucleare, mentre i Dipartimenti Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali e Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili sono attivi negli altri campi.

Ai lavori ha partecipato anche Ivan Roselli, ricercatore ENEA del Laboratorio “Tecnologie per la dinamica delle strutture e la prevenzione del rischio sismico e idrogeologico”, che ha presentato le attività delle tavole vibranti, un’infrastruttura unica, in grado di riprodurre terremoti sia realmente accaduti che “artificiali”, utilizzata ad esempio per prove e test sui Bronzi di Riace, il David di Michelangelo e l’obelisco lateranense.

L’utilizzo di microrganismi e prodotti bio-based per il biorestauro sono stati al centro dell’intervento di Flavia Tasso del Laboratorio ENEA di “Osservazioni per l’ambiente e il clima”, mentre Sabina Botti del Laboratorio “Micro e nanostrutture per la fotonica” e Monia Vadrucci del “Laboratorio sviluppo di acceleratori di particelle e applicazioni medicali” hanno illustrato due casi di applicazione di tecnologie sviluppate all’ENEA ai beni archivistici e librari.

Infine, la sessione “Nanotecnologie, materiali, sensori e dispositivi” è stata moderata da Stella Styliani Fanou, ricercatrice ENEA del Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili e membro del Comitato Tecnico Scientifico del DTC Lazio.

L’evento si svolge presso la Sapienza Università di Roma (Aula Magna del Rettorato) e vuole essere un momento di confronto e approfondimento sui temi della ricerca, dell’innovazione e dell’alta formazione, come opportunità di crescita e sviluppo per il territorio.

Video

Per maggiori informazioni:

Roberta Fantoni, ENEA – Responsabile Divisione Tecnologie fisiche per la sicurezza e la salute,

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