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Innovazione: ENEA presenta nuova piattaforma per supportare le strategie di resilienza
Mettere a disposizione del Paese uno strumento per supportare istituzioni e operatori di servizi essenziali nella valutazione del rischio e nelle strategie di resilienza rispetto a eventi di origine naturale o antropica (ad esempio, attentati terroristici) che incidono sulle infrastrutture critiche e sull’erogazione dei servizi essenziali. È quanto si propone la nuova piattaforma CI-RES[1], sviluppata da ENEA, che consente di analizzare vulnerabilità, pericolosità, rischi, impatti potenziali ed effetti “a cascata” tra i vari sistemi.
“Con la direttiva CER[2], l’Unione europea ha ampliato il focus dalla protezione fisica delle infrastrutture alla resilienza complessiva delle entità critiche, vale a dire i soggetti pubblici o privati che forniscono un servizio essenziale, costituiti anche da infrastrutture fisiche”, sottolinea Stefano Pizzuti, responsabile della Divisione ENEA Strumenti e servizi per le infrastrutture critiche e le comunità energetiche rinnovabili presso il Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili (TERIN). “In questo contesto – aggiunge – CI-RES può fornire un contributo fondamentale alla strategia nazionale per la resilienza dei soggetti critici[3], e un supporto concreto a istituzioni e operatori, in linea con il Decreto Legislativo N. 134 del 04/09/2024[4]”.
Basato su un’interfaccia di tipo Web, questo nuovo strumento tecnologico è in grado di gestire dati geospaziali, connettere servizi remoti e rendere disponibili dati geometrici e geografici, metadati, mappe di pericolosità e dashboard con informazioni territoriali, statistiche e censuarie.
Su una mappa è possibile osservare quali pericolosità naturali possono interessare le infrastrutture, valutare il rischio e, nel caso di un evento specifico, stimarne l’impatto sulle infrastrutture stesse e sui servizi erogati. Questo approccio può essere utilizzato anche per supportare successive analisi che tengano conto dei cosiddetti ‘effetti a cascata’: un guasto su una infrastruttura, ad esempio la rete elettrica, può avere ripercussioni su numerosi altri sistemi (trasporti, bancario e finanziario, industria, ecc.) poiché dipendenti l’uno dall’altro. “CI-RES sarà di supporto alle entità critiche anche nella definizione degli stress test utili per la valutazione della resilienza che scaturiscono dagli obblighi di legge”, commenta Pizzuti.
Il nuovo approccio normativo Ue è orientato alla resilienza rispetto a eventi di origine naturale o antropica che incidono sulla dimensione “fisica” delle infrastrutture, ma rivolge anche maggiore attenzione ai “soggetti” responsabili dell’erogazione dei servizi essenziali. Inoltre, la normativa individua una serie di settori strategici[5] sui quali si concentra l’azione di rafforzamento della resilienza.
“In un Paese esposto a molteplici pericolosità naturali e minacce ibride, disporre di strumenti avanzati è prioritario per rafforzare la resilienza delle entità critiche”, spiega Maurizio Pollino, responsabile del Laboratorio ENEA Analisi e modelli per le infrastrutture critiche e i servizi essenziali presso TERIN. “Con la piattaforma CI-RES – conclude – riusciamo a tenere conto dell’interazione reciproca tra infrastrutture e territorio, in modo da valutare pericolosità e rischi, definire strategie di incremento della resilienza, garantendo al contempo la sicurezza di cittadini e territori”.
Note
[1] CI-RES (Critical Infrastructures – RESilience)t
[2] Direttiva (UE) 2022/2557, comunemente indicata come “Direttiva CER”, Critical Entities Resilience
[3] Strategia per la resilienza dei soggetti critici: proposte sui contenuti della Strategia nazionale per la resilienza dei soggetti critici, in attuazione e del decreto legislativo n.134/2024, https://partecipa.gov.it/processes/resilienza-soggetti-critici
[4] Il D.Lgs. 134/2024 attribuisce la direzione e la responsabilità generale delle politiche di resilienza al Presidente del Consiglio dei ministri, a cui si affianca il Comitato Interministeriale per la Resilienza (CIR). Il decreto individua, inoltre le Autorità Settoriali Competenti (ASC) quali responsabili della sua corretta applicazione, e il Punto di Contatto Unico (PCU) per il coordinamento a livello nazionale.
[5] Energia, trasporti, bancario e finanziario, salute, acque potabili, reflue e irrigue, infrastrutture digitali, pubblica amministrazione, spazio, produzione, trasformazione e distribuzione alimentare

