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Energia: ENEA, oltre 40mila diagnosi e 17 mila interventi di efficienza energetica in 10 anni
Sono oltre 40 mila le diagnosi energetiche inviate a ENEA nel primo decennio di obbligo (2015-2025)[1] da circa 10 mila aziende, di cui il 50% “grandi imprese” e l’altra metà “imprese a forte consumo di energia” (energivore). A partire da queste diagnosi sono stati risparmiati oltre 1,3 Mtep (il consumo medio di oltre 4 milioni di famiglie), grazie agli oltre 17 mila interventi di efficienza energetica effettuati. È quanto è emerso dai dati ENEA presentati all’evento La diagnosi energetica a dieci anni dall'introduzione dell’obbligo, organizzato da ENEA e al quale hanno partecipato oltre 400 rappresentanti di aziende e operatori del settore. Più nel dettaglio, è emerso che quasi il 65% degli oltre 40 mila audit energetici proviene da imprese manifatturiere e circa il 25% dal terziario.
Il workshop è stato anche occasione per analizzare come la diagnosi energetica si sia trasformata da mero obbligo di legge a strumento fondamentale per le imprese energivore nel processo di efficientamento energetico e di accesso alle agevolazioni fiscali.
“Grazie all’obbligo normativo, si è creato un vero e proprio ecosistema di imprese, operatori e associazioni di categoria, che ha reso le aziende più mature e consapevoli sui benefici dell’efficienza e quindi più disponibili a implementare interventi di miglioramento energetico”, spiega Marcello Salvio, responsabile del Laboratorio ENEA Efficienza energetica nei settori economici.
Per agevolare gli adempimenti e l’invio della documentazione da parte delle imprese, ENEA ha aggiornato ulteriormente il portale audit102, prevedendo anche una sezione dedicata alla realizzazione degli interventi di efficienza energetica.
“L’attività di formazione e informazione realizzata da ENEA è stata continua, con oltre 19 linee guida settoriali, 11 Quaderni dell’Efficienza Energetica, numerosi corsi tematici e oltre 200 eventi dedicati alla diagnosi e al continuo e costante confronto con associazioni di categoria e imprese”, continua Salvio. “A breve il Parlamento - conclude - dovrebbe portare a compimento il recepimento della nuova direttiva efficienza energetica 1791/2023 ed ENEA si è già attivata per rendere operative le novità e supportare gli stakeholder nel percorso di transizione verso le nuove modalità di adempimento ai prossimi obblighi normativi”.
Note
[1]Ai sensi dell’art. 8 del decreto legislativo 102/2014, le grandi imprese e quelle energivore sono tenute dal dicembre 2015, e successivamente ogni 4 anni, a presentare a ENEA una diagnosi energetica dei propri impianti produttivi, redatte da soggetti certificati come esperti in gestione dell’energia (EGE) ed energy service company (ESCo).