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Ambiente: ENEA nel progetto europeo da 1,7 milioni per la sostenibilità del settore ittico

Un settore ittico più competitivo e sostenibile: è l’obiettivo del progetto europeo FISHIMPACT del valore di 1,7 milioni di euro[1], che vede la partecipazione di dieci istituzioni di 6 paesi[2] dell’area adriatico-ionica, tra cui in Italia, ENEA e lo spin-off CibuSalus[3], supportati da Assoittica e Gruppo Europeo di Interesse Economico SPES[4].

“Con FISHIMPACT vogliamo sostenere le imprese del settore nell’adottare nuovi standard di sostenibilità ambientale e sociale sia a livello organizzativo sia per i prodotti ittici. In questo contesto la cooperazione tra gli Stati sarà fondamentale per sviluppare strategie comuni di gestione sostenibile, tenendo conto delle specificità geopolitiche e dei diversi contesti giuridici e amministrativi dei paesi coinvolti”, spiega la referente ENEA del progetto, Sara Cortesi, ricercatrice del Laboratorio Strumenti per la sostenibilità e circolarità di sistemi produttivi e territoriali.

In particolare, ENEA coordinerà le attività volte ad analizzare lo ‘stato dell’arte’ delle etichette e delle certificazioni nutrizionali e di sostenibilità utilizzate per i prodotti ittici in Europa e nei paesi IPA, ossia quelli che beneficiano di assistenza preadesione da parte della Ue, come Albania, Montenegro e Bosnia-Erzegovina. Inoltre, a supporto delle PMI della pesca e dell’acquacoltura, ENEA svilupperà uno strumento di autovalutazione multilingue, integrato con una banca dati di buone pratiche che offrirà alle aziende spunti concreti di miglioramento. “Metteremo a punto anche un nuovo modello di comunicazione chiara e trasparente per i consumatori, per evidenziare le caratteristiche ambientali, sociali e nutrizionali dei prodotti ittici venduti. Questo approccio non solo migliorerà la competitività delle imprese, ma potrà anche incentivare abitudini alimentari più salutari e acquisti più responsabili da parte dei consumatori”, continua Cortesi.

In generale, il progetto FISHIMPACT mira a sviluppare: un’azione pilota transnazionale per testare lo strumento di autovalutazione con circa 100 aziende ittiche; linee guida per facilitare l’introduzione dei nuovi requisiti di qualità e ambientali; un memorandum d’intesa per la cooperazione internazionale tra i paesi della regione adriatico-ionica coinvolti nel progetto per garantire continuità dei risultati anche nel lungo termine. “Organizzeremo inoltre programmi di formazione specifici su temi chiave come Impronta Ambientale di Prodotto, Analisi del Ciclo di Vita, economia circolare e etichettatura, per trasferire i risultati ottenuti a tutti gli attori della filiera, dalle PMI alle organizzazioni di settore fino ai consumatori e alle amministrazioni”, prosegue Cortesi.

Con quasi 300 mila tonnellate di pesce l’anno, Italia, Grecia e Croazia detengono quasi il 30% della produzione ittica europea[5]. Nello specifico, nell’area adriatico-ionica più della metà della produzione ittica totale proviene dall’acquacoltura, ovvero dall’allevamento controllato di pesci, molluschi e crostacei, piuttosto che dalla pesca tradizionale in mare. E, tra le varie forme di acquacoltura, la maricoltura è di gran lunga la più rilevante[6].

“Pesca e acquacoltura possono offrire grandi opportunità per lo sviluppo dell’economia blu nell’area adriatico-ionica. Ma serve una gestione coordinata e sostenibile per non entrare in competizione con altri settori della blue economy, come turismo e trasporto marittimo che solo nel 2021 hanno generato in Europa oltre 1,3 milioni di posti di lavoro e quasi 95 miliardi di euro di valore aggiunto lordo[7]”, conclude la ricercatrice ENEA.

A cura di: Stefania Marconi – Ufficio Stampa e Relazione con i Media –

Note

[1] Il progetto è co-finanziato dalla Ue attraverso il programma Interreg IPA ADRION.

[2] Croazia, Italia, Grecia, Albania, Montenegro, Bosnia-Erzegovina

[3] Spin-off dell’Università degli Studi di Padova e di SINLOC SpA

[4] SPES - Spread European Safety and Sustainability

[5] Italia 130 mila, Grecia 140 mila, Croazia 27 mila tonnellate di produzione ittica (dati 2022)

[6] Fonte: EUROSTAT, 2025

[7] Fonte: The EU Blue Economy Report, 2024

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